Facebook contro il Coronavirus COVID19
Con la pandemia del Coronavirus COVID19 che avanza in tutto il mondo, si diffondono anche informazioni che possono fare molti danni. Stiamo parlando di fake news e bufale, che si diffondono anche più velocemente di virus.
Apple aveva già deciso all'epoca che non avrebbe consentito le applicazioni relative al Coronavirus che non provenissero da fonti governative o sanitarie. Includo anche una sezione con risorse e informazioni nella sua app nativa iOS.
Le informazioni che troviamo in questo Centro informazioni sul coronavirus saranno veritiere e verificate
Beh, sfruttando la sua posizione privilegiata sui social media, anche Facebook sta prendendo provvedimenti. Pertanto, includerà il Centro informazioni sul coronavirus nella parte superiore del nostro Feed. Cioè, nella sezione Home.
Este Coronavirus Information Center, incentrato sull'evitare notizie false e bufale, ci mostrerà informazioni verificate sulla pandemia che sta devastando praticamente il mondo intero.
Avremo la possibilità di seguire le informazioni o di vederle. Tra queste informazioni troviamo l'avanzata del virus nel mondo, oltre a raccomandazioni sanitarie e informazioni relative al motivo per cui dovremmo rimanere a casa per evitare la diffusione.
Centro informazioni sul coronavirus
Troveremo anche informazioni e notizie rilevanti. Ma non solo, ma ci saranno anche aggiornamenti al momento e in tempo reale delle indicazioni e delle novità delle autorità sanitarie. Sia nazionale, a seconda del nostro paese, che sovranazionale nel caso del OMS
Inoltre, se cerchiamo la parola Coronavirus in Facebook, il primo risultato che apparirà ci chiederà se siamo alla ricerca di informazioni sul virus. E dà la possibilità di accedere, a seconda del paese, al sito web dell'agenzia sanitaria corrispondente. Questa opzione appare anche su Instagram, non c'è bisogno di cercare.
Questo tipo di iniziativa per fermare bufale, disinformazione e false notizie relative al Coronavirus COVID19 sono, ovviamente, benvenute. Ci auguriamo che Facebook, dove tendono a diffondersi, possa porre fine a tutto ciò.