Apple non ascolterà più le nostre conversazioni con Siri
Qualche giorno fa abbiamo riportato notizie piuttosto importanti in merito alla privacy su iPhone e iPad Ed è che tramite un'indagine si è saputo che Apple ha ascoltato anche le conversazioni che gli utenti hanno avuto con Siri
perché in precedenza si sapeva che Google e Amazon hanno questo tipo di pratica. E, sebbene ci siano differenze tra come e che tipo di conversazioni raccolgono le tre aziende, era comunque preoccupante.
Beh, almeno noi utenti Apple dovremmo smetterla di preoccuparci di vedere la nostra privacy invasa. Grazie alle indagini del medium spagnolo che ha dato la notizia in Spagna e, successivamente, alle indagini di un medium inglese, Apple ha deciso di sospendere il programma di miglioramento di Siri in tutto il mondo, un programma attraverso il quale sono state raccolte varie conversazioni.
In questo caso, Apple difende qualcosa che ha sempre ritenuto fondamentale: la privacy dei propri utenti
Questo perché, nelle indagini, gli operai incaricati di analizzare le telefonate avevano sentito conversazioni che non avrebbero dovuto sentire. Dagli utenti che vendono droghe, agli utenti che fanno sesso, agli utenti nell'ufficio del medico.
E, nonostante il fatto che le conversazioni raccolte siano dopo aver invocato Siri, Siri può essere attivato per errore. Qualcosa che può accadere molto facilmente poiché, per invocare Siri, tutto ciò che devi fare è tenere premuto il tasto Home o il pulsante laterale.
Siri fa un beatbox
Di fronte alla raffica di critiche e reazioni e, viste le conversazioni a cui hanno avuto accesso gli addetti ai lavori, hanno scelto di tagliarla sul nascere eliminando per ora il programma. E, hanno fatto sapere che in un futuro aggiornamento di iOS daranno agli utenti la possibilità di scegliere specificamente che viene inviato.
Questo rende Siri meno efficace di quanto non sia già? La risposta è no. Da Apple dicono che rivedranno completamente il sistema. E che optano per altri modi per migliorare il loro assistente virtuale. Cosa ne pensi? Apple sta mostrando, appunto, preoccupazione per il rispetto di qualcosa su cui presume sempre: la privacy.