La copla è una forma di espressione poetica, usata per raccontare storie appassionate, a volte cariche di un forte contenuto emotivo e dove il tema si concentra sull'amore e sul crepacuore. Allo stesso modo, la copla viene utilizzata per narrare costumi o eventi storici di una regione o località, utilizzando un linguaggio un po 'umoristico e dal doppio significato, aggiungendo un tocco di umorismo alla sua interpretazione.
I distici sono generalmente brevi, sono composti da quattro versi di otto sillabe ciascuno, strutturati nella forma di una quartina romanzesca o tirana, una redondilla o una Seguidilla. Rima di assonanza o consonante tra versi pari. I versi possono essere di diversi tipi: versi umoristici, patriottici, storici, costumi, amore, tristi, religiosi, ecc. Possono essere cantati o declamati, accompagnati da strumenti come la chitarra e l'arpa.
Queste poesie hanno la loro origine in Spagna, in particolare in Andalusia. Poi si è trasferita nel continente americano centinaia di anni fa, diventando una parte fondamentale delle generazioni successive. I suoi esponenti più importanti furono: Antonio Machado, Federico García Lorc a, Luis Góngora e Rafael Alberti.
La copla è considerata come una composizione che si colloca tra il poema e il proverbio, caratterizzata dalla sua condizione popolare, essendo adottata dai popoli come una produzione collettiva e sociale che li identifica. L'importanza della copla nella cultura latinoamericana sta nel fatto che su di essa si basa la letteratura del nuovo mondo latino; essendo un attributo primordiale della sua creazione culturale, che si manifesta attraverso i canti delle persone e la loro letteratura scritta.
Nel corso degli anni sono molti i versi che hanno raggiunto una grande popolarità, tra cui: "La Zarzamora" e la ragazza del fuoco composta da Quintero, León e Quiroga. "María de la O" di de León y Valverde
Ecco una parte della canzone "María de la O":
“Per le mie mani tumbagas, per le
mie monete capricciose.
E per il mio corpo indossarlo scialli ricamati vestiti di mare.
La luna che chiedo,
la luna che mi dà.
Ecco perché il mio
compatriota ha visto più di un sultano. "
Per quanto riguarda i distici latinoamericani, uno dei più noti sono quelli usati come ninne nanne. Per esempio:
"Ha spaventato mio figlio, ha
spaventato il mio sole, ha
spaventato un pezzo
del mio cuore."