Limite è un termine della parola romana "limes" e si riferisce, in generale, a un punto stabilito, sia fisicamente che psicologicamente e che non può essere superato. Normalmente la connotazione di questa parola risiede nell'uso dato in ambito geografico, oltre a quello che implica l'attuazione di linee o situazioni che non devono essere superate in nessun caso.
Quando si parla di equa divisione delle porzioni territoriali, il limite di solito funge da determinante, posto principalmente in modo da poter distinguere la quantità di spazio che occupa un determinato luogo. Questo può essere visto nelle frazioni che i continenti hanno, chiamate paesi, e che hanno anche una propria distribuzione territoriale appropriata. In questo modo i governi di queste regioni possono concentrarsi sulla risoluzione dei problemi che si presentano in modo molto più dettagliato. In matematica, è inteso come il punto a cui si avvicina un valore seguito, a sua volta, da una serie di parametri.
Per quanto riguarda le restrizioni, i limiti sono specie di soglie vietate, poiché infrangono le regole di comportamento sociale o si riferiranno a danneggiare l'integrità di alcune persone. Nella società vengono imposti una serie di codici che modellano l'individuo affinché agisca secondo le sue dottrine e non sviluppi mai atteggiamenti “fuori controllo”. A livello psicologico, tuttavia, è visto più come una serie di condizioni in atto quando è il momento di rimproverare una persona. Allo stesso modo, i praticanti di sadomasochismo definiscono una serie di limiti quando si infrangono lesioni, per evitare incidenti gravi.