Cos'è la lingua dei segni? »Definizione e significato

Anonim

La lingua dei segni è la lingua naturale delle persone sorde. Attraverso di esso possono relazionarsi al loro ambiente sociale perché consente loro di stabilire un canale di comunicazione di base che è visivo e spaziale.

Esso dovrebbe essere chiarito che la lingua dei segni non è semplice mimica e non è nemmeno una riproduzione visiva di qualche versione semplificata del linguaggio orale. Ha una struttura grammaticale ricca e distintiva, caratterizzata dalla configurazione delle mani, dai loro movimenti, dai loro orientamenti, dalla loro posizione spaziale e da elementi non manuali, come i movimenti delle labbra, del viso e della lingua, ecc. Come qualsiasi altra lingua, può essere utilizzata per discutere qualsiasi argomento, sia esso semplice e concreto o denso e astratto. Inoltre, come il linguaggio orale, è organizzato per unità elementari senza significato.

È importante chiarire che la LSE non consiste in un semplice mimetismo o in una riproduzione visiva del linguaggio orale. La lingua dei segni spagnola è una lingua legalmente riconosciuta nello stato spagnolo (Legge 27/2007, del 23 ottobre, che riconosce la lingua dei segni spagnola e regola i mezzi di supporto per la comunicazione orale delle persone sorde, con disabilità uditive e sordocieco) che ha una ricca struttura grammaticale e che, come qualsiasi altra lingua, può essere utilizzata per discutere qualsiasi argomento, sia esso semplice e concreto o denso e astratto.

Inoltre, come il linguaggio orale, è organizzato per unità elementari con significato e senza significato; cioè, invece di parole, usiamo segni (unità con significato) e invece di fonemi, usiamo queremi che sono raggruppati in parametri (unità senza significato). Per capirlo meglio possiamo leggere la voce "Parametri formativi del segno".

In campo educativo, specialmente nell'educazione speciale, è molto comune usare segni per supportare il linguaggio orale.

Non necessariamente il bambino deve essere sordo da usare, ma qualsiasi bambino che ha una ipoacusia o difficoltà articolatorie, che emette solo poche parole, o direttamente che non ha linguaggio orale ma se sente perfettamente, come può essere il caso molti bambini con autismo possono e devono apprenderli e usarli come scopo per supportare la loro comunicazione, per esprimersi ed essere compresi.

Ci sono molte lingue dei segni in tutto il mondo, a causa delle apparenze e delle evoluzioni indipendenti di ciascuna di esse. In effetti, alcuni paesi hanno più di una lingua dei segni, come la Spagna (lingua dei segni spagnola e lingua dei segni catalana).

Quello che esiste è un International Signaling System (ISS) inventato dal lessico e dalle regole operative di diverse lingue dei segni, ma il suo utilizzo è ridotto a occasioni ben precise, come i Congressi Internazionali, e non è una lingua ma un sistema artificiale.