La meccanica newtoniana è chiamata anche meccanica newtoniana o meccanica classica. Il suo promotore, il britannico Isaac Newton, pose le basi per gli studi moderni di meccanica classica fino al ripensamento radicale della teoria della relatività. Iniziamo definendo la meccanica come la scienza che studia l'azione delle forze sui corpi e il comportamento dei sistemi materiali immersi nei campi di tali forze.
La cosiddetta meccanica classica o newtoniana si propone, basata su espressioni matematiche e ragionamenti secondo i postulati fisici della teoria, di spiegare e prevedere il comportamento di corpi soggetti ad interazioni con altri corpi, escludendo fenomeni elettrici o magnetici, nonché considerazioni sulla struttura atomica o nozioni relative alla teoria quantistica. Nello studio della meccanica classica, si cerca di conoscere non solo lo stato del sistema considerato, ma anche quello dell'ambiente fisico che lo circonda.
Alcune interpretazioni emerse nel XX secolo che hanno dato origine alla suddivisione della meccanica classica o newtoniana, che ne restringe i postulati e le conclusioni ai consueti sistemi terrestri in condizioni non estreme, un'altra quantistica che incorpora il formalismo del quanto adattato alle nuove concezioni di la fisica atomica e nucleare e la terza relativistica, che corrisponde alla generalizzazione della meccanica newtoniana per condizioni di energie estremamente elevate e velocità prossime a quella della luce.. la meccanica ha una divisione classica in diverse discipline subordinate, quali: La statica: cioè si occupa dello studio dei sistemi fisici in equilibrio; la cinematica: che studia l'analisi dei movimenti osservati in particelle e sistemi, indipendentemente dalla causa che lo provoca e infine la dinamica che indaga l'origine dei movimenti e le variazioni di stato nei sistemi materiali.