Questa è una parola che ha radici latine, originate da "ratio" o "rationis" che significa ragione e da "reor", "reris" che è credere o pensare. La ragione è la capacità dell'essere umano di riflettere, dedurre o pensare; cioè l'atto del ragionamento. Si riferisce anche al motivo o alla causa del lago o alla situazione particolare; in altre parole, è la spiegazione o la conclusione per giustificare o dimostrare qualcosa di specifico. In un altro contesto, fare riferimento a informazioni, ordini, avvisi o messaggi.
Nell'ambiente aritmetico fa la sua comparsa questa parola, per riferirsi alla disuguaglianza di due quantità; il rapporto geometrico è il quoziente di due quantità che il risultato è per dividerle, e l'uguaglianza di due rapporti è chiamata proporzione. Il motivo è come questo termine o operazione è comunemente noto, ma corrisponde a un concetto di filosofia cioè quella capacità umana di risolvere problemi con diversi livelli di soddisfazione, da questa prospettiva di filosofia, l'uomo ottiene quella capacità che è la ragione, che ti aiuta a riconoscere i giudizi e metterli in discussione al fine di stabilire coerenza e connessione tra loro.
Ora intorno al motivo che possono essere raggiunti con i tipi di ragionamento abbiamo prima quello deduttivo che va dal generale al particolare e l'induttivo nella direzione opposta. E in ogni ragionamento ci sono due elementi fondamentali come il contenuto che è costituito dagli oggetti e dalle proprietà che si riferiscono a manifestazioni linguistiche e la forma è ciò che risulta dalla concentrazione sul contenuto delle manifestazioni che si riferiscono agli oggetti e alle loro proprietà e sostituirli con simboli.