Studi umanistici

Qual è una soluzione finale? »Definizione e significato

Anonim

La soluzione finale è il termine usato dai nazisti per identificare il loro piano genocida contro la popolazione ebraica in Europa durante la seconda guerra mondiale. Questa frase è stata timbrata da Adolf Eichmann, un giovane nazista che era incaricato di supervisionare questa campagna, chiamata reintegrazione. Dopo aver iniziato la seconda guerra, fu che "la soluzione finale" fu resa nota come l'Olocausto, questo processo prevedeva l'estradizione metodologica e l'annientamento di tutta quella persona classificata come ebrea dai nazisti, indipendentemente dal fatto che fosse certamente la religione che reciteranno.

Adolf Hitler scrisse il suo primo documento politico nel settembre 1919, in cui indicava che la "questione ebraica" doveva essere risolta con la completa eliminazione degli ebrei in Europa, questo problema deve essere eseguito non emotivamente, attraverso linciaggi di massa, ma attraverso una pianificazione efficiente. Per Adolf Hitler la questione ebraica era la questione fondamentale del nazismo.

Le molestie e la discriminazione contro gli ebrei sono state eseguite in diversi cicli. Nell'estate del 1934 i nazisti salirono al potere, imposero il razzismo nelle leggi antisemite, con le leggi di Norimberga che furono accettate nel settembre 1935, dove rifiutarono la nazionalità del Reich agli ebrei tedeschi, e furono anche stabiliti dei codici. dove il matrimonio tra tedeschi non ebrei ed ebrei tedeschi era proibito, in questo modo venivano spostati e tutti i diritti di residente venivano tolti.

Nel novembre 1938 boicottaggi e linciaggi di massa degli ebrei, questo giorno è comunemente noto come la notte dei vetri rotti, dove più di 30.000 ebrei furono banditi a frotte nei famosi campi di concentramento di Buchenwald, Dachau e Sachsenhausen.

I due crematori più grandi furono costruiti tra il 1942 e il 1943. Ognuno di loro aveva camere a gas sotterranee e camerini, dove più o meno 2000 cadaveri potevano essere bruciati in 24 ore. I cadaveri sono stati trasferiti alle fornaci tramite ascensori al piano superiore.

Successivamente furono create due fornaci più la III e la IV dove si potevano incenerire più di 1.500 corpi in 24 ore.