Almadraba è una tecnica utilizzata in Spagna per catturare il tonno. Questo termine deriva dall'arabo "almadràba" che significa "luogo in cui si colpisce o si combatte". Consiste nel porre un groviglio di reti attraverso cui passano i tonni, cosa che di solito avviene in prossimità della costa. La cosa che più colpisce di questa tecnica è quanti anni ha, poiché è stata utilizzata sin dall'epoca preromana.
Il tonno solitamente scende dalle fredde acque del Circolo Polare Artico, per stabilirsi nelle calde acque del Mediterraneo. Nel suo viaggio deve attraversare lo Stretto di Gibilterra ed è qui che si trova la trappola, in queste reti il tonno rimane bloccato senza poter scappare, ea sua volta lo mantiene in vita. Una volta che c'è una quantità sufficiente di pesce nelle reti, si effettua il cosiddetto "lift"., che consiste nel sollevare le reti, facendo risalire il tonno in superficie; Quando ciò accade, inizia la lotta tra i pescatori e il tonno, per questo utilizzano strumenti rudimentali, facendo molta attenzione a non danneggiare la pelle del pesce. Quindi viene caricato sulla nave dove muore e quindi vengono selezionati i pezzi più grandi.
Ci sono molte famiglie che dipendono dalla trappola, tuttavia questa tecnica sta per scomparire a causa dell'eccessivo sfruttamento. I banchi di tonno rosso diventano sempre più piccoli e le trappole riescono a malapena a coprire le spese, questo sommato alla pressione commerciale degli acquirenti, per lo più giapponesi, rappresenta un fattore determinante nel declino di questa pesca. Come già detto, sono i giapponesi che comprano di più il prodotto e quelli che pagano di più, motivo per cui quasi tutto il pesce viene venduto a loro.
Il futuro della trappola si profila, fino ad ora, alquanto incerto, sarebbe un peccato se alla fine scomparisse, poiché quest'arte è centenaria e fa parte della cultura di varie città spagnole oltre ad essere un'opera che viene trasmessa in un modo artigiano da genitore a figlio.