Etimologicamente la parola antigene è di origine greca. Il prefisso "anti" che significa opposto e "geno" che si riferisce a generare. L'antigene è quella sostanza che, una volta introdotta nel corpo, induce a produrre anticorpi per combatterlo. Esempio: virus, funghi, parassiti, ecc. Gli antigeni sono quasi sempre particelle estranee e tossiche che, quando entrano immediatamente nel corpo, si legano a un certo anticorpo, questo anticorpo ha la capacità di distruggerlo.
Ci sono altre opinioni su cosa possa essere un antigene, si dice che sia una molecola esperta nel provocare una risposta nel sistema immunitario attraverso l'attivazione dei linfociti, questi sono comunemente di origine proteica sebbene possano essere anche carboidrati. Per poter classificare gli antigeni dobbiamo conoscerne la natura, una volta determinata la loro origine possiamo classificarli nel modo seguente. Gli antigeni esogeni sono quelli che entrano nell'organismo dall'esterno, ad esempio tramite iniezione, inalazione o assunzione.
Gli antigeni endogeni sono quelli che sono stati prodotti al centro di una cellula a causa di infezioni virali e batteriche, una volta che questo antigene è presente all'interno della cellula viene riconosciuto dai linfociti che si sono attivati e hanno iniziato a secernere una tossina perdita di tempo la morte della cellula infetta. Gli autoantigeni sono quelli che il sistema immunitario identifica e che si verificano frequentemente nei pazienti affetti da qualche tipo di malattia autoimmune. Gli antigeni tumorali sono quelli che si trovano sulla superficie dei tumori.