L'antropologia filosofica è una specialità appartenente alla filosofia, che si occupa dello studio filosofico dell'uomo, in particolare della sua origine o natura; al fine di determinare lo scopo della sua esistenza, così come il rapporto con altri esseri. Nell'antropologia filosofica l'uomo è soggetto e oggetto allo stesso tempo.
Gli argomenti che l'antropologia filosofica generalmente studia sono legati al valore della libertà e dei suoi limiti, così come alla parte spirituale dell'essere umano, alla sua natura, che considera l'uomo come un essere diverso da tutti gli esseri dell'universo.
Alcune delle domande che sorgono all'interno dell'antropologia filosofica sono: che cos'è l'uomo? Da dove proviene? Dove va? Cos'è la morte? Il suo oggetto di studio nasce dal desiderio di conoscere meglio l'esistenza dell'essere umano e dalla necessità di approfondire se stesso.
La base del suo approccio consiste nell'applicazione degli insegnamenti delle scienze naturali (biologia, etologia, zoologia, ecc.) E delle scienze umane, al fine di determinare le caratteristiche intrinseche della specie umana e la sua posizione specifica nel mondo e nell'ambiente naturale..
Questa scienza cerca di distinguere i tratti dell'essere umano in base al materiale, biologico, economico, sociale, culturale, ecc.
Tuttavia, questa scienza può essere la ragione per l'emergere di vari problemi legati all'uomo; poiché sta vivendo una crisi esistenziale, a causa della mancanza di identità causata dall'indifferenza e dalla mancanza di amore verso gli altri. Ecco perché la necessità di riflettere sul vero significato dell'essere uomo; e questo deve essere fatto dalla perdita del sé solitario e individuale; e inizia a considerare la persona come un membro di un gruppo. Da qui l'importanza della convivenza nella società.
Gli esponenti più importanti di questa disciplina furono:
Max Scheler (1874-1928), grande filosofo tedesco; essendo uno dei primi a sottolineare quanto fosse pericoloso per la Germania l'arrivo del nazismo.
Helmuth Plessner (1892-1985), filosofo e sociologo tedesco; considerato uno dei fondatori dell'antropologia filosofica. Il suo pensiero risiede non solo nella filosofia, ma anche nella biologia e nella zoologia. Il suo lavoro copre un campo molto ampio, poiché spazia dal fondamento teorico del concetto di vita umana, a una riflessione filosofica sui modi in cui questi si esprimono storicamente e politicamente.
Arnold Gehlen (1904-1976) filosofo e sociologo tedesco, membro del partito nazista; le sue teorie sono servite da fonte di ispirazione per lo sviluppo del neoconservatorismo tedesco contemporaneo.