Il termine applicazione deriva dal latino "applicatĭo", "aplicatiōnis" lessicalmente composto con il prefisso "ad" equivalente a "verso", più la voce "plicare" che significa "piegare" o "fare pieghe" e il suffisso "cion" di azione ed effetto; quindi, secondo la sua etimologia, si può dire che la parola applicazione si riferisce all'azione e all'effetto dell'applicazione o dell'applicazione. Questa è una parola che può avere diversi usi o significati; e può riferirsi al posizionamento o al posizionamento di qualcosa in particolare su un altro o al contatto con esso. Uno degli usi più importanti delle applicazioni oggi risiede nell'informatica, dove è un programma creato per un uso specifico.
Questo tipo di applicazione informatica è un software che consente agli utenti interessati alla tecnologia di svolgere diversi tipi di lavoro attraverso di essa. Come ad esempio possiamo citare i diversi word processor, fogli di calcolo tra gli altri. Le applicazioni sono state create in base alle esigenze, siano esse di lavoro, di gioco o altro, degli utenti, facilitando così lo svolgimento dei diversi compiti che si trovano ad affrontare ogni giorno.
Allo stato attuale, insieme all'utilizzo dei dispositivi mobili, il concetto di applicazione si è ampliato, grazie all'elevato numero di dispositivi che ne consentono l'utilizzo.
D'altra parte, in matematica, l'applicazione è la corrispondenza tra due insiemi. Qui nel campo della matematica possiamo realizzare diversi tipi di applicazione, come: applicazione biiettiva, applicazione affine, applicazione iniettiva, inversa, continua, ecc.