Etimologicamente la parola apocalisse deriva dal greco "apoccalupsis" che significa "rivelazione". È considerato l'ultimo libro del Nuovo Testamento in cui è scritto come una profezia ciò che il mondo riserva in futuro. Chiamato anche il libro delle rivelazioni, è un libro unico, considerato dagli esperti di letteratura come un testo che si basa esclusivamente sul profetico, ha un gran numero di simboliPotrebbe essere un po 'complicato da interpretare, motivo per cui è stato oggetto di molte ricerche e interpretazioni nel corso della storia. La Chiesa cattolica concede la paternità di questo libro all'apostolo San Giovanni, oltre a considerare che questo scritto appartiene alle Sacre Scritture, quindi devono essere accettate e credute come parte della dottrina cattolica.
L'apocalisse è un libro il cui genere letterario è apocalittico. Normalmente questa categoria di testi veniva usata in tempi di persecuzione, essendo una forza letteraria che cerca di dare speranza ai perseguitati. Quando questo libro è stato scritto, il popolo cristiano è stato vittima di grandi persecuzioni, ecco perché il suo contenuto è pieno di simboli, cifre e numeri, tanto che i persecutori non potevano interpretarlo.
Nell'apocalisse, l'uso dei numeri era usato come simboli, ad esempio il numero 7 significa "perfezione", il numero 6 denota "imperfezione", poiché manca uno dei sette, e l'imperfezione massima è il sei triplicato (666) che simboleggia il numero della bestia, il numero del Male (Ap. 13-18). Oltre ad essere un testo apocalittico, è anche profetico, la sua profezia più persistente e fondamentale è che i difensori del bene saranno sempre perseguitati dal male. Ma cadrà sempre davanti al bene, poiché Dio vincerà il Male.
La profezia dice che Dio verrà per stabilire la sua dimora tra l'umanità, e l'amore e la pace regneranno.