L'aristotelismo sono sistemi filosofici, dove i saggi e gli studiosi del tempo basano le loro ipotesi sulla dottrina di Aristotele, questi erano molto presenti nell'antichità, nel medioevo, nell'età moderna e contemporanea. Molti sono stati gli storici, che dopo innumerevoli studi e indagini, hanno classificato l'aristotelismo stesso in diverse fasi, tra le quali possiamo evidenziare:
Aristotelismo primario, considerato anche aristotelismo antico. Il Medioevo e il Rinascimento. Attualmente potrebbe esserci una corrente che supporta queste stesse influenze e che risiederebbe nella moderna dottrina cattolica.
All'interno del cosiddetto aristotelismo primario, è incluso il sistema filosofico di Aristotele e della sua scuola, chiamato peripatetico. Al suo interno si sono distinti grandi filosofi come Andrónico de Rodas, che ha prodotto una pubblicazione critica delle opere del suo mentore. Teofrasto, che ha strutturato la dottrina di Aristotele, dando così origine a un cambiamento naturalistico e scientistico alla scuola.
Con il passare del tempo, questo antico aristotelismo si sviluppò fino a raggiungere l'aristotelismo medievale, che fu compreso in due fasi molto diverse: l'aristotelismo arabo e quello cristiano.
Nel Rinascimento, l'aristotelismo si evolve e vengono create nuove scienze, che entrano in un periodo di conflitto, alcune delle quali sono l'astronomia e la fisica. Gli esponenti più rappresentativi in questa fase sono stati: Martín Nifo, Cesar Cremonimo, Pedro Pomponazzi, ecc.
Altro dei grandi filosofi aristotelici fu Averroè, che fissa la sua idea della doppia verità, per equipararla al pensiero di Aristotele, il quale afferma che l'anima è completamente mortale e ciò indica anche che Dio non è il creatore dell'universo, con il pensiero islamico che afferma che Dio è stato colui che ha creato l'universo e che l'anima degli uomini è immortale.