Le arti marziali sono una serie di tecniche create per la difesa e il combattimento in combattimento. Si caratterizzano per la forma organizzata dei loro metodi di combattimento, la coerenza e la codificazione delle loro tecniche, che hanno permesso loro di differenziarsi dai combattimenti di strada. Attualmente le arti marziali vengono praticate per vari motivi: protezione personale, sport, salute, disciplina mentale, autostima.
La caratteristica più rappresentativa di queste tecniche è il modo in cui viene esercitato l' equilibrio tra corpo, mente e spirito; aggiungendo una corrente filosofica per ogni disciplina che emana, e che si trasferisce di generazione in generazione, migliorando ogni volta lo stile. Le arti marziali sono state praticate da millenni, emergendo come un modo per preservare l'integrità fisica, causando il minor danno possibile a fronte dell'aggressività e perfezionando forza e resistenza.
Le arti marziali sono generalmente legate alle arti antiche e leggendarie del mondo orientale, motivo per cui le persone che le praticano di più provengono dalla Cina e dal Giappone.
La concezione moderna delle arti marziali comprende una grande varietà di stili che variano a seconda delle loro origini o filosofia. Tuttavia si classificano in due tipologie: quelle orientate al combattimento armato e quelle che si distinguono per non utilizzare alcun tipo di arma.
Arti marziali che fanno uso di armi:
Ninjutsu: è un'arte marziale giapponese, usata per spionaggio e guerriglia. Tradizionalmente questo metodo è stato utilizzato nei tempi antichi dai ninja sui campi di battaglia. Attualmente il ninjutsu è limitato solo all'uso di colpi, lussazioni articolari, atterraggi e all'uso di armi tradizionali, tra cui spicca il "ninjato", una specie di spada molto affilata; il "kaginawa" (gancio attaccato a una corda); il "tekken" (anelli con diverse punte di metallo).
Kenjutsu: rappresenta un'arte marziale giapponese della vecchia scuola, il cui scopo è insegnare a combattere efficacemente usando la sciabola. Al momento, rimangono ancora molte scuole di pratica di questo stile. I dojo Kenjutsu rimangono ancora in tutto il territorio giapponese. Tuttavia, il numero di praticanti è molto ridotto, questo può essere dovuto alla natura marziale della pratica e al distacco delle nuove generazioni per preservare gli aspetti più tipici della cultura giapponese.
Eskrima: Si è un'arte marziale filippina, che è stato per lungo tempo influenzato da diverse discipline marziali orientali e occidentali, uno dei più recenti essendo scherma classica spagnola. Questa tecnica si basa sull'uso di varie armi da combattimento: bastoni di legno, pugnali, machete, asce, ecc.
Arti marziali che non impiegano l'uso di armi:
Karate: è un'arte marziale tradizionale del Giappone, che consiste nel dare colpi asciutti con il bordo della mano, dei gomiti e dei piedi.
Kung Fu: è una disciplina tradizionale cinese la cui filosofia è "corpo sano e buona salute". Questa arte marziale era originariamente praticata dai monaci buddisti che la eseguivano per aiutarli nelle loro meditazioni; nel tempo si sono trasformate in abilità di combattimento.
Taekwondo: è un'arte marziale di origine coreana, molto popolare oggi. Questa disciplina combina i metodi del karate e del kung fu.