Il termine assiologia deriva dal francese "axiologie" e questo deriva dal greco "ἄξιος" che significa "con valore" o "degno" e "logos" che significa "trattato", oltre al suffisso "ia" che indica la qualità, in l'antichità si riferiva allo "studio di ciò che è degno" o "trattato di ciò che è prezioso o degno"; Con il passare del tempo la sua terminologia stava cambiando per significare finalmente "la teoria o lo studio dei valori". L'assiologia è quella parte del campo della filosofia che ordina e si concentra sullo studio della natura dei valori e dei giudizi valutativi. Secondo le fonti, la parola assiologia fu implementata per la prima volta dal francese Paul Lapie nel 1902nella sua opera Logique de la volonté; per essere poi utilizzato dal tedesco-tedesco Eduard Von Hartmann nella sua opera Grundriss der Axiologie nel 1908.
Allora si può dire che l'assiologia è lo studio del valore, o della bontà, nel suo senso più ampio. La distinzione è comunemente fatta tra valore intrinseco ed estrinseco, cioè tra ciò che è prezioso in sé e per sé e ciò che è prezioso solo come mezzo per qualcos'altro, ciò che può essere estrinsecamente o intrinsecamente prezioso. Secondo la natura dell'assiologia ci sono due correnti filosofiche che sono l'idealismo, dove c'è l'idealismo oggettivo che si crede che il valore sia al di fuori di persone o cose e l'idealismo soggettivo in cui si crede che il valore possa essere trovato la coscienza dell'individuo. E la corrente filosofica del materialismo espone che la natura del valore risiede e dipende dalla capacità di ogni individuo di valorizzare ciò che lo circonda in modo oggettivo.
Va notato che l'assiologia e la deontologia sono i rami più importanti della filosofia che contribuiscono all'etica, che è uno dei rami generali di questo.