Salute

Cos'è il colera? »Definizione e significato

Anonim

Deriva dal latino Cholera che significa Bile, in greco antico è Kholèra da un derivato di Kholè che è uguale a Bile nella sua traduzione, è una parola che viene data anche al sentimento di rabbia o rabbia poiché anticamente si credeva che quel sentimento o il disagio di carattere era prodotto da qualche tipo di affetto, credevano un tipo di malattia per vivere sempre arrabbiato.

Gli viene anche detto che entrare in collera è la sensazione di rabbia eccessiva di una persona, che proviene da un'azione su una rabbia molto grande che diventa violenta, cioè può raggiungere azioni dimostrative di sfogo contro un altro essere umano o oggetto, causando danni reali da questo.

In quanto si riferisce a un tipo di malattia che può essere dolorosa, con diarrea acuta e che anche con il trattamento diventa molto acuta e la sua causa è batteriologica.

Il batterio che produce si chiama Vibrio cholerae, che colpisce persone di ogni età, ma sono frequenti nei bambini, causando la perdita di molti fluidi corporei per portare a grave disidratazione in breve tempo, che può essere rischioso per la essere umano che causa immobilità e morte.

Può iniziare con un semplice mal di stomaco che, se intensificato, colpisce anche il polso, la sudorazione e in alcuni casi la perdita di coscienza, dà crampi muscolari e dolori dovuti al basso contenuto di potassio nel corpo, intorpidendo le gambe. Questo batterio è ospitato nell'intestino di una persona e si verifica perché in precedenza mangiava frutta, cibo o cibo contaminato con feci, sia di origine animale che umana, quando esposto a persone che hanno il virus e condividono posate, bicchieri, mangiano lo stesso cibo o in caso contrario, il vomito della stessa persona infetta, non mantenendo una corretta igiene delle mani, soprattutto dopo la defecazione e dove si trova il paziente.

Può causare la morte senza un buon trattamento o se è molto avanzato, si stima che tre persone su cinquanta muoiano anche se queste cifre possono arrivare di più se diventa un'epidemia, per questo motivo precauzioni come l'acqua bollente, il lavaggio alimenti con aceto o cloro, soprattutto legumi e frutta, e mantenere un'igiene adeguata in ogni momento, come il controllo medico.