La cavalleria è definita come un gruppo di individui appositamente dedicati alla battaglia a cavallo e al combattimento da esso. L'origine etimologica del termine deriva dalla lingua francese, più precisamente dalla parola “cavalerie”. La cavalleria può essere classificata in due tipi, cavalleria leggera e cavalleria pesante. Attualmente l'uso di eserciti che cavalcano è molto raro, senza contare che non ce ne sono, tuttavia attualmente il termine viene mantenuto per riferirsi ai gruppi che svolgono le stesse funzioni che svolgeva la cavalleria in tempi antichi, ma che oggi vengono svolte in veicoli automatizzati.
Fin dall'antichità le persone hanno utilizzato gli animali per facilitare alcune attività della vita quotidiana, il campo militare non ha fatto eccezione, poiché fin dall'antichità gli esseri umani si sono dedicati all'addomesticamento dei cavalli al fine di per usarli in questo caso nelle battaglie. Le civiltà che hanno avuto il maggior sviluppo in questo senso sono state quelle di Babilonia, Egitto e Assiria, dove i cavalli avevano il compito di tirare i loro carri da cui scagliavano frecce e altri oggetti contro il nemico. Successivamente la miscelatra le razze equine, ha comportato l'emergere di nuovi esemplari di maggiore forza e resistenza, consentendo alle persone di cavalcarli, spostando completamente i carri da guerra.
Da parte sua, l'Impero Romano, l'uso della cavalleria era utilizzato per effettuare esplorazioni nelle aree nemiche, oltre che per supportare la fanteria, che era effettivamente incaricata di guidare la battaglia al fronte. Già dal tempo del Medioevo era legato al feudalesimo, in questo periodo si caratterizzava per diventare molto più leggero.
Con la creazione di nuovi strumenti bellici, che mostravano grande portata ed efficacia, l'uso di soldati a cavallo a cavallo andava perdendo seguaci, al punto che il loro uso oggi è pressoché nullo, utilizzato solo in quelle zone dove l' ingresso di veicoli a motore è molto difficile a causa delle condizioni stradali.