La parola compilazione deriva dal latino "compilatĭo" e il suo significato principale è l'azione e l'effetto della compilazione. È anche attribuito alla compilazione di diversi scritti, libri e testi su un particolare argomento in un'unica opera; In altre parole, è la raccolta di qualcosa di specifico. Questo termine è presente nel campo del diritto per riferirsi alle compilazioni fatte in tempi antichi, tra cui la Compilazione giustiniana, che è la compilazione più importante fatta sul diritto romano.
La compilazione di Giustiniano o anche conosciuta come CORPUS IURIS CIVILIS è una raccolta di costituzioni imperiali dal 117 al 565 circa e giurisprudenza romanacostituito dal Codex repetitae praelectionis, dagli istituti, dalle costituzioni novellae e dalle repetitae praelectiones. Questa è la più importante raccolta di diritto romano nella storia fatta dall'imperatore bizantino Giustiniano I durante gli anni 529 e 534, e condotta dal giurista triboniano; La sua edizione integrale fu pubblicata nell'anno 1583, a Ginevra, da Dionisio Godofredo. Queste opere sono state create con lo scopo di catturare lo sforzo di un sovrano di fornire e fornire al suo popolo un sistema legale simile al modello classico. Attraverso l'esistenza o la presenza di questa compilazione è stato reso noto il contenuto dell'antico diritto romano, elementare e di grande importanza per gli ordinamenti giuridici attuali, principalmente di tradizione continentale.
D'altra parte, nel campo della programmazione, per compilazione si intende quando un programma viene sviluppato in fase di codifica, questo processo consiste nel fatto che il compilatore traduca il codice sorgente in codice macchina, detto anche codice oggetto, purché il compilatore non localizzi nessun errore in questo codice sorgente.