Studi umanistici

Cos'è la coscienza? »Definizione e significato

Anonim

La consapevolezza è un termine che disaggregare la parola si riferisce a possedere la conoscenza della sia la persona e l'ambiente che lo circonda è, è, è il pensiero che permette la riflessione di un evento, elencando le possibili azioni da prendere come buono o cattivo.

Sono ragionamenti applicati volontariamente dall'uomo, ecco perché le azioni svolte direttamente o senza pensare sono classificate come "azioni inconsce" poiché sono state svolte senza un'analisi preventiva da parte dell'individuo. Per questo può essere definita come la capacità di criticare un evento vissuto, dove si realizza lo studio delle attività che verranno svolte a fronte di tale situazione, oltre a consentire all'individuo di mantenersi prudente sull'accettazione del conseguenze che le loro decisioni possono generare, in questo modo la coscienza sarebbe quindi un concetto rivolto alla sfera morale.

Ora, se si fa un'analisi della parola a livello psicologico, la coscienza sarebbe come gli atti compiuti dall'individuo che si fanno volontariamente, dove la persona sa quali passi sta compiendo e come li sta facendo; Nel caso opposto, dove la persona è disinibita o totalmente disconnessa dal mondo esterno che la circonda, oltre a ignorare le azioni che esegue da solo, queste vengono classificate come inconsce, questo ci permette di identificare tre tipi o gradi di coscienza: cosciente, quando riesce a relazionarsi con l' ambiente che abita, stabilisce le azioni da compiere e sa eseguirle, d'altra parte c'è il preconscio, a questo livello gli individui hanno uncoscienza parziale, cioè hanno poca conoscenza del loro ambiente e persino della loro identità, e finalmente si trova l'inconscio, che come detto sopra non realizza l' associazione dell'ambiente abitato, né delle persone che lo circondano, così come Né è in grado di assumersi la responsabilità degli atti commessi.