Studi umanistici

Cos'è il decostruzionismo? »Definizione e significato

Anonim

Il decostruzionismo è un tipo di pensiero che critica, analizza e rivede fortemente le parole ei loro concetti. Il discorso decostruttivo mette in luce l'incapacità della filosofia di stabilire un piano stabile.

Può essere inteso come la generalizzazione del metodo implicito di analisi della storia della filosofia di Martin Heidegger, postulato da Jacques Derrida, che si basa su concetti storici e accumulazioni metaforiche (da cui il nome decostruzione), mostrando che il chiaro e ovvio è lontano se lo è, poiché gli strumenti della coscienza in cui si deve dare la verità sono storici, relativi e soggetti ai paradossi delle figure retoriche della metafora e della metonimia.

Il termine decostruzione è una traduzione proposta da Derrida nella Destruktion tedesca, che Heidegger usa nel suo libro Being and Time, nella misura in cui non è così interessato, all'interno della decostruzione della metafisica, della riduzione al nulla, come per mostra come è caduta. In Heidegger, la distruzione porta al concetto di tempo; deve guardare in più fasi successive l'esperienza del tempo che è stata percorsa dalla metafisica, dimenticando il significato originale dell'essere come essere temporaneo.

Derrida traduce e recupera lui stesso la nozione di decostruzione; comprende che il significato di un dato testo (saggio, romanzo, articolo di giornale) è il risultato della differenza tra le parole usate, poiché non è il riferimento alle cose che rappresentano; è una differenza attiva, che opera in ogni senso di ciascuna delle parole a cui si oppone, in un modo analogo al significato differenziale di Saussurian in linguistica. Per marcare il carattere attivo di questa differenza (invece del carattere passivo della differenza rispetto a un giudizio contingente del soggetto) Derrida suggerisce il termine de différence, una sorta di 'différance' della radice della parola che unisce differenza e participio presente delverbo "differire". In altre parole, i diversi significati di un testo possono essere scoperti scomponendo la struttura della lingua in cui è scritto.

La decostruzione è un metodo fortemente criticato, soprattutto in Francia, dove è associato alla personalità di Derrida. Il suo stile, spesso opaco, oscura la lettura dei suoi testi. Tuttavia, la decostruzione offre una visione radicalmente nuova e una grande forza nella filosofia del XX secolo.

La decostruzione non dovrebbe essere vista come una teoria della critica letteraria, tanto meno come una filosofia. La decostruzione è davvero una strategia, una nuova pratica di lettura, un arcipelago di atteggiamenti nei confronti del testo. Indaga le condizioni di possibilità dei sistemi concettuali della filosofia, ma non deve essere confuso con una ricerca delle condizioni trascendentali della possibilità di conoscenza. La decostruzione rivede e dissolve il canone in una negazione assoluta di significato, ma non propone un modello organico alternativo.