Diégesis è una parola che deriva dal greco "διήγησις" che significa "esposizione", "storia", "spiegazione"; e può essere definito secondo il dizionario della vera accademia spagnola come lo sviluppo narrativo degli eventi che di solito si verificano in una data opera letteraria. Quindi, in base a questo significato, possiamo dire che la diegesi è l'analisi di quelle opere letterarie, cinematografiche, drammatiche o di racconto intese come continuazione logica e temporale di azioni ed eventi.
Un altro importante dizionario chiamato "Dizionario di Narratologia", afferma che la diegesi può avere due possibili significati, che sono: "ricordare, contare, contrapporsi a mostrare atto principalmente al passato"; o il secondo che esprime "il mondo fittizio, dove si svolgono le situazioni e gli eventi narrati". In tal modo, il narratore o narratore è colui che racconta la storia; quindi è il delegato a presentare al pubblico o al lettore i pensieri e le azioni di tutti i personaggi. Va notato che ciascuna delle linee di azione della diegesi sono il tempo, lo spazio e i personaggi.
In tempi remoti, come in quello del filosofo scientifico Aristotele e anche del filosofo greco Platone, il significato di diegesi era contrapposto alla mimesi, ciò avveniva poiché la diegesi attraverso l'immagine di un narratore, crea un mondo immaginario credibile i cui accordi possono distinguersi da quelli del mondo autentico, o addirittura contraddirli; di conseguenza, nella mimesi detti accordi della scrittura, cercano di aderire a trattati sociali di diverso genere. Allora si potrebbe dire che rispetto alla diegesi che cerca di originarsi e seguire le proprie regole; un testo o una scrittura mimetica cerca di riprodurre eventi sociali o naturali documentati