Efferalgan è un farmaco il cui principio attivo è il paracetamolo, un composto chimico utilizzato principalmente per il trattamento del raffreddore o dell'influenza (proprietà analgesiche). Si presenta in vie di somministrazione come orale, rettale e endovenosa; Agisce inibendo le prostaglandine, cellule responsabili della generazione del dolore associato alla presenza di raffreddori. Si tratta di un prodotto abbastanza comune, disponibile senza ricetta e ad un prezzo davvero abbordabile, motivo per cui è molto apprezzato dai consumatori.
Normalmente, le dosi che vengono somministrate sono sempre molto sicure, cioè non c'è molto rischio di avvelenamento. Tuttavia, data la sua disponibilità, sono stati riscontrati molti casi di sovradosaggio, sia per tentativi di suicidio che per ingestione accidentale di molti grammi, anche se per ottenere ciò devono essere consumati almeno 10 mg al giorno. L'alcol ne aumenta gli effetti, quindi il processo di metabolizzazione viene alterato e non si rompe completamente. Il danno epatico è una delle conseguenze più comuni del sovradosaggio, ma questo può essere prevenuto con la lavanda gastrica., l'applicazione di carbone attivo (assorbe tutta la sostanza chimica) o la somministrazione costante di N-acetilcisteina (NAC), stimolando una serie di moderatori cellulari a reagire e attaccare il veleno; Nel caso in cui ciò non funzioni, è necessario eseguire un trapianto di fegato.
L'assorbimento di questo farmaco avviene rapidamente e con un'alta percentuale, potenziandolo con la somministrazione orale, oltre che per via renale. Il fegato gioca un ruolo molto importante nel processo di degradazione, per questo motivo è quasi sempre abbastanza influenzato dall'intossicazione da efferalgan. In 24 ore, il farmaco viene completamente eliminato dal corpo, espulso attraverso l'urina.