Cos'è un epigramma? »Definizione e significato

Anonim

È una forma di espressione che è risultata oltre ad altri beni culturali di natura universale, è anche molto importante per la letteratura. Esistono diversi tipi di composizioni. E alcuni di loro mostrano il valore di saggezza in un guscio di noce espressa attraverso brevi messaggi, ma pieni di un sacco di dosi di ispirazione vitale. È il caso, ad esempio, dell'epigramma.

Nell'antica Grecia era possibile trovare epigrammi sulle porte degli edifici, sugli architravi dei mausolei o ai piedi delle statue ed erano destinati a commemorare un evento o la vita di una persona che aveva in qualche modo cambiato la storia. in modo da non dimenticare il tuo passaggio sulla Terra, in modo che diventi eterno. Questi epigrammi, scritti in onore di individui o eventi di grande importanza, erano generalmente costruiti in distici (stanze composte da due versi).

Il modo più visivo per capire cos'è un epigramma è attraverso un esempio concreto. Successivamente, condividiamo questo epigramma di Álvaro Cubillo de Aragón risalente al XVII secolo.

Il nome del genere è legato alla prima definizione di epigramma (iscrizione su un oggetto). Si fanno epigrammi su ex voto (offerte in luoghi di culto), statue o lapidi. Nel corso del tempo, gli epigrammi sulle lapidi divennero noti come epitaffi.

È stato sottolineato che una caratteristica essenziale dell'Epigramma sarebbe la sua breve struttura. La stragrande maggioranza degli epigrammi è breve, ma ce ne sono alcuni che sono lunghi. Il più caratteristico dell'Epigram è il suo tono satirico, ironico e persino sarcastico. È un genere che viene utilizzato per criticare un vizio o un difetto di una persona e di un'istituzione. Gli epigrammi il cui tema è l'amore hanno il più delle volte un tono di umorismo nero.

Potremmo segnalare alcune caratteristiche tipiche dell'Epigramma:

a) Soggetto accurato.

b) atteggiamento generalmente apostrofico; chi parla parla direttamente con un "tu".

c) Giochi di parole in cui si verificano frequentemente anafora, parallelismo e allitterazione.

d) Presenza del paradosso, cioè di un'apparente contraddizione.