È uno degli esseri mitologici più noti, insieme a sirene, lupi mannari e vampiri, caratterizzato dall'avere piume rosse molto luminose. La parola risale a un'origine greca, essendo originariamente "φοῖνιξ". È considerato l'equivalente greco di altri uccelli, di culture diverse, con caratteristiche simili; Un esempio di questo è il Bennu, un uccello egiziano che rappresentava tutto ciò che riguarda la vita e la morte, qualcosa di molto simile a ciò che la fenice significa per la cultura occidentale, oltre a questo c'è anche il Fenghuang, ma questo rappresenta il legame tra yin e yang. Il suo corpo era simile a quello di un'aquila, il suo becco e gli artigli erano molto forti, quindi era anche considerato un simbolo di forza e volontà, qualcosa rinforzato dal suo piumaggio rosso fuoco.
Tuttavia, la fenice è meglio conosciuta per essere un animale che aveva una vita di 500 anni e dopo questo periodo di tempo fu consumata dalle fiamme, per poi risorgere dalle proprie ceneri. Questo fatto ha creato una serie di dottrine e credenze, che utilizzano l'analisi di ciò che rappresenta realmente la risurrezione della fenice, cioè interpretandola come se non fosse un'azione letterale. Oltre a questa potente capacità, si diceva che questo uccello avesse poteri che nessun altro essere sulla faccia della terra; tra questi ci sono: i doni curativi delle sue lacrime, la sua grande forza, la resistenza che poteva avere e il suo potere sul fuoco.