Un elemento chimico con numero atomico 64 e peso atomico equivalente a 157,2, riceve il nome di Gadolinio ed è rappresentato dal simbolismo Gd, questo composto chimico appartiene al gruppo dei lantanidi e il suo nome onora lo scienziato svedese J. Gadolin, che è stato naturalmente il primo ad isolare il gadolinio in forma pura poiché in natura si trova solo sotto forma di sale con altri elementi.
Questo metallo ha un colore bianco argenteo, si caratterizza per essere totalmente duttile e malleabile, il suo stato più comune è ossidato (Gd2O3) essendo fortemente magnetico per il ferro quando ha una bassa temperatura, il suo ottenimento si ottiene principalmente da sabbia monazite. Questo elemento può essere utilizzato per la fabbricazione di barre di controllo nei reattori nucleari, grazie alla sua ampia capacità di catturare numerosi neutroni termici, tuttavia gli isotopi ideali per questo lavoro sono il gadolinio 155, il gadolinio 157 e questi non si trovano in quantità abbondanti essendo la ragione principale per cui i controlli non hanno un potere duraturo.
Un altro utilizzo che può essere attribuito a questo elemento è nella costruzione di microonde, il gadolinio in combinazione con l'itirio forma dei granati che quando irradiati da un fascio di luce emetteranno raggi con valori termici elevati. Allo stesso modo dei composti del suo stesso gruppo, il gadolinio può essere utilizzato per realizzare schermi televisivi. Il gadolinio è utilizzato anche per le radiografie del corpo di contrasto, questo composto chimico quando inoculato per via endovenosa consente un migliore apprezzamento delle immagini quando viene eseguita la risonanza magnetica, soprattutto nell'osservazione di aree quali: il tratto gastrointestinale, i vasi sanguigni in generale (arterie e vene), si possono osservare anche tessuti molli come muscoli, grasso e pelle, tessuto cerebrale e ghiandole mammarie.
Come tutti i gruppi lantanidi, i principali organi che possono essere interessati da questo elemento sono l'apparato respiratorio ed i tessuti interni come il fegato, a livello ambientale può interessare principalmente animali acquatici e produce condizioni nel suolo, che porteranno a aumentare la concentrazione di questo elemento nell'uomo quando viene a contatto con entrambi gli ambienti.