Nella cosiddetta mitologia greca, è conosciuta con il nome di Hermes, il dio messaggero, di viaggiatori e confini, oltre al commercio, astuzia, bugiardi e ladri. Fisicamente è rappresentato come un uomo, che usa sandali con le ali come calzatura, la testa è coperta da un cappello, e ha come strumento un caduceo, simbolo delle sue funzioni di emissario dell'Olimpo e quindi degli dei. Spesso si vede un ariete sulle spalle, oltre a questo gli vengono attribuite le invenzioni della lira e del flauto.
Questo era il figlio del dio Zeus e della dea Maya, il suo luogo di nascita si trova sul monte Cilenio, situato nella regione meridionale dell'Arcadia, sin dalla sua nascita ha mostrato segni della sua abilità. Si racconta la leggenda che si è trasferito a regione Tessaglia dove pascere il fratello Apollo si trovava, ma perché era distratto a causa di Imene (figlio di Magmes), Hermes è riuscito a rubare una parte dei bestiamedi Apollo, che fu portato da lui stesso in una grotta nella regione di Pylos dove procedette a sacrificare due degli animali, offrendo il sacrificio in dodici parti, una per ogni dio. Successivamente nascose il resto della mandria e si trasferì nella sua grotta dove si imbatté in una tartaruga di stanza all'ingresso della sua casa, che procedette a svuotare per utilizzare la cavità risultante come base per posizionare le corde che aveva realizzato con gli intestini del bestiame. rubato, dando origine alla prima lira.
Secondo la mitologia greca, il dio Hermes era molto ricco in termini di discendenza, dando origine ad una grande progenie, con una rappresentazione molto diversificata delle madri, uno dei suoi figli che è conosciuto con maggiore popolarità è Hermaphroditus, la cui madre era la dea Afrodite, questo giovane era molto simile ai suoi genitori in alcune caratteristiche come la graziae fragilità, tuttavia non era attratto dalle femmine. C'è una storia che narra che una ninfa di nome Salmacis, fosse molto innamorata di Ermafrodito, al punto da molestarlo, tuttavia Ermafrodito lo ignorò, avvolto dalla disperazione, la ninfa supplicò gli dei di non non poteva mai essere separato dal giovane, così gli dei esaudirono il suo desiderio, unendo in un unico corpo la ninfa e disse il giovane.