L'ippocampo si trova nel lobo temporale mediale del cervello, sotto la superficie corticale. La sua struttura è divisa in due metà che si trovano sui lati sinistro e destro del cervello. L'organo è curvato in una forma che ricorda un cavalluccio marino, e il suo nome deriva da un accoppiamento delle parole greche "ippopotamo" per il cavallo e "kampos" per il mare.
L'ippocampo fu menzionato per la prima volta dall'anatomista veneziano Julio César Aranzi nel 1587. Lo descrisse come una cresta lungo il pavimento del corno temporale del ventricolo laterale e lo paragonò prima a un baco da seta e poi a un cavalluccio marino. Negli anni 1740, un chirurgo parigino René-Jacques Croissant de Garengeot coniò il termine "cornu Ammonis", che significa il corno di Amon, un antico dio egizio.
L'ippocampo è responsabile della formazione dei ricordi a lungo termine e della navigazione spaziale. In malattie come il morbo di Alzheimer, l'ippocampo è una delle prime regioni del cervello ad essere danneggiata e questo porta alla perdita di memoria e al disorientamento associati alla condizione.
L'ippocampo può essere danneggiato dalla mancanza di ossigeno o dall'ipossia, dall'infezione o dall'infiammazione o dall'epilessia del lobo temporale. Gli individui con danno ippocampale sviluppano amnesia e potrebbero non essere in grado di formare nuovi ricordi del momento o del luogo di un evento, per esempio.
En la enfermedad de Alzheimer (y otras formas de demencia), el hipocampo es una de las primeras regiones del cerebro que sufren daños; La pérdida de la memoria a corto plazo y la desorientación se incluyen entre los primeros síntomas. El daño al hipocampo también puede deberse a la inanición de oxígeno (hipoxia), encefalitis o epilepsia del lóbulo temporal medial. Las personas con daño hipocampo bilateral extenso pueden experimentar amnesia anterógrada (la incapacidad para formar y retener nuevos recuerdos).
Poiché i diversi tipi di cellule neuronali sono ordinatamente stratificate nell'ippocampo, è stato spesso utilizzato come sistema modello per lo studio della neurofisiologia. La forma di plasticità neurale nota come potenziamento a lungo termine (LTP) è stata scoperta per la prima volta nell'ippocampo ed è stata spesso studiata in questa struttura. È opinione diffusa che l'LTP sia uno dei principali meccanismi neurali mediante i quali i ricordi vengono immagazzinati nel cervello.