Etimologicamente la parola uguaglianza deriva dal latino "aequalĭtas, -ātis", composto dall'aggettivo "aequus" che significa "uguale, piatto, giusto, equilibrato, equo", più il suffisso "tat" che significa "annunciare qualità", in la vera accademia la determina come "conformità di qualcosa con qualcos'altro in natura, forma, qualità o quantità". L'uguaglianza è il modo in cui viene trattata un'azienda, un'associazione, un organismo, uno stato, un gruppo o un individuo laddove facilita i soggetti a lavorare in ciascuno di essiorganizzazioni senza che nessuna di esse abbia alcun tipo di obiezione, sia essa dovuta a razza, sesso, classe sociale o qualsiasi altra lodevole eventualità, al fine di evitare qualsiasi tipo di discriminazione tra le persone che fanno parte di tali organizzazioni.
La libertà in ambito di uguaglianza è un diritto personale dell'essere umano, perché fa parte del soggetto dalla nascita, perché è una situazione che vale per la persona fino all'ultimo giorno della sua vita. D'altra parte, si dice che l'uguaglianza non significa solo che tutti gli esseri umani devono essere uguali, ma che deve essere l'opposto, perché nessuna persona dovrebbe essere uguale agli altri, perché l' uguaglianza suppone che le differenze tra le persone sono qualcosa di interno, proprio e caratteristico di altri soggetti, oltre a ciascuna delle caratteristiche che differenziano le personeNon dovrebbero privarsi di tali diritti. Ecco perché si dice che l' uguaglianza è uno dei valori fondamentali che hanno costituito gli attuali metodi politici basati sull'uguaglianza giuridica e politica per tutti i cittadini.
Si può dire che grazie a questi valori si è creato un sistema politico, in modo che tutti i cittadini abbiano la capacità di farne parte, nonostante le disuguaglianze che possono sorgere all'interno del sistema politico, siano esse dovute a razza, sesso, situazioni. condizioni economiche o fisiche o mentali.