Si tratta della qualità che non consente di considerare legale un oggetto o una persona, è stato concepito con benevolenza, cioè la sua creazione ed esistenza sono state il prodotto di una serie di fatti, che si caratterizzano per essere strutturati con fatti dubbi. Tuttavia, è anche usato per descrivere un oggetto che non gode di trasparenza o i suoi creatori mancano di onestà. Per lo più, questo è visto come una qualità sgradevole e in qualche modo offensiva, professando che l'oggetto non è fondato su rigide leggi morali.
Tra gli usi più comuni del termine, c'è il caso dei figli illegittimi, che sono il risultato del rapporto extraconiugale che può avere una delle due componenti dell'unione marito-moglie. È considerato illegale perché, al momento del concepimento, violerebbe uno dei principi più importanti imposti dalla moralità e dai principi quando si tratta di sposarsi: l'obbligo di essere fedeli all'uomo o alla donna con cui si è uniti. sempre. In quanto tali, i bambini nati in queste circostanze sono conosciuti come un bastardo, sebbene sia stato visto, ai giorni nostri, come un insulto verso qualsiasi individuo.
In ambito giuridico, da parte sua, illegittimo è un termine normalmente utilizzato per elencare tutti i reati commessi, detti anche infrazioni, perché violano alcune espresse disposizioni di legge. Uno dei casi più comuni è quello di sequestro illegittimo, che si caratterizza per essere una situazione in cui un oggetto, in possesso di una determinata persona, viene sequestrato utilizzando risorse illecite, motivo per cui la sua proprietà viene contestata in sede giudiziaria.