Scienza

Cosa sono gli introni? »Definizione e significato

Anonim

Gli introni sono aree di DNA che devono essere scartate dal trascritto di RNA primario. I più comuni appartengono alla classe degli RNA eucariotici, principalmente negli RNA messaggeri, allo stesso modo in cui possono essere localizzati in alcuni rRNA e tRNA procariotici. La quantità e la dimensione degli introni è molto diversa tra le specie. Sono stati scoperti per la prima volta dai chimici Phillips Allen Sharp e Richard J. Roberts.

La ricerca svolta da questi specialisti sugli introni li ha resi degni del Premio Nobel per la fisiologia e la medicina. Tuttavia, il termine "introne" è stato portato alla luce dal biochimico Walter Gilbert, nell'anno 1978.

Gli introni possono rappresentare un'area di "splicing" opzionale meglio nota come " splicing " e possono dare origine a diverse forme di proteine. Il processo di splicing sarà controllato da un'ampia varietà di segnali molecolari. Un altro fatto interessante è che gli introni possono includere anche vecchi dati, cioè possono contenere parti di geni che avrebbero potuto essere espressi in precedenza, ma attualmente non lo fanno.

Le teorie classiche hanno affermato che gli introni sono pezzi di DNA che non hanno informazioni, sebbene questa informazione sia in discussione e al giorno d'oggi non abbia molti sostenitori.

Gli introni sono classificati in:

  • Introni di classe I.
  • Introni di classe II.
  • Introni di classe III.
  • Introni di classe IV.

Gli introni di classe I e II tendono a soffrire di spliceosomi (complesso di splicing) a causa delle reazioni di transesterificazione. Le volte in cui è possibile trovare questo gruppo di introni nel genoma, è relativamente raro. Gli introni di classe II e III sono molto simili e hanno un sistema secondario altamente conservato. Gli introni di classe IV si trovano nei tRNA eucariotici e si distinguono per essere gli unici che vengono scartati attraverso un taglio endonucleotidico.

Gli introni possono essere trovati frequentemente negli eucarioti multicellulari, come gli esseri umani, e meno frequentemente negli eucarioti unicellulari, come il lievito. Nel caso di archi e batteri sono rari.