Il game oriented è fonte di grandi vantaggi. Il bambino attraverso il gioco sta imparando e i migliori insegnanti devono essere i genitori. L'educazione dei bambini attraverso il gioco deve essere considerata profondamente. Per Jean Piaget (1956) il gioco fa parte dell'intelligenza del bambino, perché rappresenta l'assimilazione funzionale o riproduttiva della realtà secondo ogni fase evolutiva dell'individuo.
Un aspetto essenziale nello sviluppo dell'individuo sono le capacità sensomotorie, che sono quelle che condizionano l'origine ed evolvono il gioco.
Piaget associa tre strutture di base del gioco alle fasi evolutive del pensiero umano: il gioco è un esercizio semplice (simile ad anima); il gioco simbolico (astratto, immaginario); e il gioco d'azzardo regolamentato (collettivo, il risultato di un accordo di gruppo).
Il gioco offre una varietà di esperienze motorie. L'arricchimento degli schemi motori si ottiene attraverso la diversità delle esperienze e non attraverso la ripetizione di stereotipi. Si arricchiscono i meccanismi cognitivi e motori legati alla percezione, al processo decisionale e all'esecuzione e si estende anche la possibilità di trasferimento dell'apprendimento.
Il gioco rappresenta una situazione di apprendimento contestualizzato. L' azione motoria si inserisce all'interno della situazione globale, che costituisce l'attività ricreativa e si modifica adattandosi alle mutevoli circostanze di ogni specifica situazione, fornendo l'azione motoria di maggiore rilevanza. Rappresenta un modo spontaneo di avvicinare il bambino al suo ambiente. Svolgendo attività ludiche, i bambini esplorano, sperimentano e interagiscono con l'ambiente. Scoprono la realtà, strutturano la loro conoscenza del mondo e riorganizzano questa conoscenza alla luce di nuove scoperte.
Il gioco risponde al principio di globalità. L' attività ludica coinvolge l'individuo nel suo insieme. La realtà della costante interazione tra i diversi ambienti di apprendimento come espressione della stessa natura umana, è particolarmente evidente nel gioco. Percorsi aperti alla ricerca di soluzioni creative. Il gioco propone un'attività che deve essere svolta e alcune regole che devono essere rispettate, ma non stabilisce un'unica strategia risolutiva, ma apre una moltitudine di forme che danno luogo alla ricerca di alternative originali, a un pensiero divergente; in breve, allo sviluppo della capacità creativa.
Il gioco provoca situazioni di interazione sociale. Le attività collettive del tempo libero implicano l'esistenza di relazioni tra i partecipanti: rapporti di confronto, autoritarismo, subordinazione, collaborazione, aiuto reciproco, attenzione ai bisogni degli altri, cooperazione, ecc., Che conferisce al gioco un carattere sociale, rendendolo un contesto importante per l'apprendimento e lo sviluppo personale all'interno del gruppo. Tutte queste caratteristiche fanno dell'attività ludica un mezzo educativo insostituibile all'interno del processo di insegnamento-apprendimento che si svolge nelle classi di Educazione Fisica.