È conosciuta come materia oscura, un tipo di materia che non emette abbastanza radiazioni elettromagnetiche da essere rilevata con i mezzi usuali, questo significa che la sua esistenza è dubbia, ma si deduce dagli effetti gravitazionali che ha sulla materia visibile, come nel caso delle stelle e anche delle galassie. Nonostante ciò, si ritiene che un quarto dell'universo sia costituito da materia invisibile.
Oggi esiste una teoria sulla rilevazione di questa materia, questa ipotesi è chiamata "supersimmetria", che è responsabile di spiegare le interazioni fondamentali delle particelle, mostrando l'esistenza della materia oscura, tuttavia, è È importante notare che, ad oggi, nessuno studio è stato completamente esplicativo.
La materia oscura era una proposta fatta da Fritz Zwicky nel 1933, motivata dall'evidenza di una "massa non visibile" che influenzava le velocità orbitali delle galassie negli ammassi. Dopo questo precedente, altre osservazioni hanno indicato la presenza di materia oscura nell'universo: alcuni casi rinomati di questa affermazione sono la suddetta velocità di rotazione delle galassie, le lenti gravitazionali che gli oggetti sullo sfondo possiedono dagli ammassi di galassie, come è il caso del Bullet Cluster e infine della distribuzione della temperatura del gas caldo nelle galassie e nell'ammasso di esse.
Va notato che la suddetta materia oscura svolge anche un ruolo importante nella formazione delle strutture e nell'evoluzione delle galassie e ha anche effetti misurabili all'interno dell'anisotropia della radiazione di fondo a microonde. Tali prove suggeriscono che le galassie, gli ammassi di galassie e l'intero Universo contengono molta più materia rispetto a quella che interagisce con la radiazione elettromagnetica: il resto è chiamato "la componente della materia oscura".