La micofobia è l'avversione che alcune persone hanno per i funghi. Coloro che soffrono di questa fobia non sono in grado di mangiare funghi o persino di assaggiare qualsiasi cibo che li contenga. È molto probabile che questo tipo di fobia esista da molti anni, infatti ci sono alcuni animali che evitano di mangiarli, dal momento che ci sono funghi che sono velenosi e gli animali istintivamente non lo mangiano, forse è lì che risiede la fobia, da quel falso presupposto che tutti i funghi sono tossici.
I micofogi (nome dato a coloro che soffrono di questa fobia) non osano consumare, tanto meno toccare i funghi per paura di essere avvelenati, Gli specialisti ritengono che la micofobia possa essere causata da esperienze traumatiche che la persona ha vissuto durante la sua infanzia, forse perché ha sofferto di qualche avvelenamento dopo aver consumato funghi o perché ha visto che un parente è morto per aver mangiato funghi sbagliati. Le persone che soffrono di questa fobia possono soffrire di attacchi di panico, brividi, sudorazione, mancanza di respiro, vomito, disturbi di stomaco.
E non è solo il trauma clinico, anche culturalmente, la micofobia è esistita, soprattutto nella parte religiosa, l'Europa occidentale si caratterizza per essere una regione micofaga, la Chiesa cattolica europea ha vietato il consumo di funghi o funghi come vengono anche chiamati. Ciò è dovuto originariamente al momento della conquista quando i missionari giunsero nel continente americano ed entrarono in contatto con la cultura indigena, osservarono che alcuni indigeni consumavano funghi che li facevano entrare in comunicazione con i loro dei attraverso rituali, subito la chiesa associò il consumo di funghi con il diavolo, con la stregoneria, quindi si dedicarono a perseguitarne e condannarne il consumo.