Studi umanistici

Cos'è la morte? »Definizione e significato

Anonim

In termini generali, la morte è definita come il culmine della vita, quando una persona muore i suoi segni vitali sono nulli. In medicina si parla di morte cerebrale, quando il cervello smette di funzionare completamente e in modo irreversibile, tuttavia, affinché i medici certifichino che si è verificata la morte cerebrale, è necessario attenersi a determinate procedure, come la registrazione di l' assenza di riflessi a fronte di una serie di stimoli, e l'assoluta mancanza di respirazione e per finalizzare la presa di un encefalogramma piatto, che riflette l'assenza di attività cerebrale.

Oggi la medicina si è evoluta molto, permettendo alla persona di continuare a vivere artificialmente, cioè collegata a macchine che aiutano il cuore a continuare a battere. Da lì nasce la versione moderna della morte, come la morte cerebrale o il coma irreversibile, che consente la possibilità che questi pazienti, previa autorizzazione o decisione dei loro parenti, possano donare i propri organi ad altri bisognosi. La morte può avvenire naturalmente (a causa della vecchiaia o della malattia); o violentemente (incidenti, suicidio, omicidio, ecc.).

Le diverse religioni hanno la loro interpretazione di cosa significhi la morte, ad esempio per la religione cristiana, la morte non è la fine della vita, al contrario, è il passo verso una nuova vita accanto a Dio, la morte è la via dal mondo terreno al paradiso, o all'inferno, a seconda dei casi. Per i musulmani la morte rappresenta la stessa cosa del cristianesimo, l'unica differenza è che non hanno la convinzione che quando muoiono andranno all'inferno, poiché attendono l'intervento del profeta Maometto per salvarli dalla condanna.

Nell'induismo, la morte non significa andare in paradiso o all'inferno, credono che quando la persona muore, la sua anima tornerà attraverso la reincarnazione e non necessariamente si reincarnerà in un corpo umano, è possibile che lo faccia in un animale, Questo dipenderà dal Karma e dalle prestazioni della persona nella sua vecchia vita.

Tradizionalmente, l'immagine della morte è personificata da una figura femminile scheletrica vestita di nero e con in mano una falce.