È concepito come l' uomo d'affari o il commerciante responsabile del rifiuto delle navi (Barche) a proprio rischio e a proprie spese. Viene altresì definito come colui che, utilizzando imbarcazioni, sia in locazione che in proprie condizioni, si impegna nello sfruttamento delle stesse. Insieme a questo termine troviamo la parola armatore che designa la persona che, essendo o meno il proprietario, ha il possesso della nave, queste due parole sono relative ma differiscono poiché secondo le leggi spagnole del 1949 la condizione di essere proprietario tra i due definisce chi è l'armatore e chi è l'armatore.
È di grande importanza rendere chiari questi concetti: armatore, armatore e compagnia di navigazione.
Il proprietario: l'individuo che possiede legalmente la nave, è colui che ha il possesso di una nave o di una nave.
L'armatore: è il soggetto incaricato di montare e lasciare la nave in condizioni idonee alla navigazione d'altura, è anche l'intermediario tra l'armatore, l'armatore e gli altri lavoratori della nave che devono essere a conoscenza di ogni passaggio prima, durante e dopo aver lasciato.
Armatore: può essere proprietario o meno, per l'armatore non è necessario essere un proprietario in quanto è responsabile della gestione della nave.
González Huebra disse: “Anche in relazione al C. di C. del 1829, scrisse che l'agente marittimo è la persona sotto il cui nome e responsabilità la spedizione della nave mercantile si rivolge, cioè quella che la spedisce armata, truccata ed equilibrata, al a cui viene anche dato il nome del proprietario ”.