La neoplasia è il risultato di un'alterazione nella moltiplicazione o proliferazione anormale in uno specifico tessuto, questa differenziazione termina sotto forma di una massa o di un tumore; In altre parole, una neoplasia consiste nella formazione di una massa totalmente disfunzionale che non appartiene al tessuto in cui si trova, motivo per cui è classificata come anormale ed è un prodotto di replicazione carente in un certo tipo di cellule. La moltiplicazione delle cellule tumorali è totalmente scoordinata e disorganizzata, non rispetta i principi di base dati dagli organismi che controllano la replicazione cellulare in tutti i tessuti.
Questi tumori, dopo che sono stati creati o originati, continueranno a crescere progressivamente anche se la necessità del fattore che li ha stimolati sin dall'inizio, questo avviene perché le cellule che si replicano in modo anomalo non si verificano con il processo di apoptosi (morte cellulare programmata) non cessa di esistere, uno strato cellulare continua a crescere e proliferare sull'altro, responsabile del suddetto allargamento della massa. Le neoplasie sono comunemente chiamate "cancro", questo grazie alla scienziata Ambroise Paré, che per la prima volta ha dato una concettualizzazione del cancro nel modo seguente: tumore con molta durezza, aspetto irregolare, di forma sferica priva di uniformità, che non ha mobilità, ha generalmente un colore grigio o cenere ed è circondato o incapsulato da numerose linee di sangue totalmente cariche di sangue, per le quali queste linee hanno un aspetto grottesco (come un granchio).