Un oggetto è inteso come qualsiasi elemento o corpo inanimato, che è quasi sempre di piccole o medie dimensioni. In altre parole, un oggetto è qualcosa che può essere percepito attraverso i nostri sensi, e su cui pensiamo, ma non ha vita propria. Questa parola deriva dal latino "obiectus", composto dal prefisso "ob" che significa sopra, o sopra, più il verbo "iacere" che significa lanciare, o lanciare, ed è la radice del verbo "lanciare"; nei tempi antichi la parola "obiectus" simboleggiava qualcosa di poco valore, che poteva essere lanciato o lanciato senza preoccuparsi affatto.
Oggetto, è anche quella materia, tema o fissazione a cui è dedicata una scienza. D'altra parte, l'oggetto è quello scopo o piano che porta a un'azione o esecuzione. Nella sintassi, si parla di un oggetto diretto o di un oggetto diretto, che riceve direttamente l'azione del verbo; e / o oggetto indiretto o oggetto indiretto che riceve l'azione del verbo oggetto diretto.
In filosofia, la cosa lodevole che è percepita o conosciuta dall'uomo è chiamata oggetto, che comprende se stesso. Il termine è stato introdotto per riferirsi al contenuto di un fatto intellettuale o percettivo, quindi quando si parla di un essere oggettivo, si riferisce al contenuto dell'anima, e non a qualcosa di esterno ad essa, che esiste realmente. I filosofi moderni di Descartes e Hobbes hanno modificato il concetto del termine, adattandolo al contenuto dell'atto intellettuale, ma alla cosa o all'elemento rappresentato, che è considerato esterno all'anima.