Si chiama “ostruzione” all'ostruzione, con determinati oggetti, di una piccola via o sentiero. L'utilizzo di questo può essere sia concreto (fare riferimento, ad esempio, a casi di ostruzione di arterie stradali o organi del corpo umano), sia come metafora per parlare degli impedimenti imposti allo svolgimento di un'attività (ostruzione alla giustizia). Il termine deriva dalla parola latina "obstructionis"; È composto dal prefisso "ob-", che si traduce come "contro", oltre a "struere" (unire o accumulare) e "-ción", usati per dare la definizione di "azione ed effetto ". Si parla anche di ostruzionismo, pratica politica che mira a impedire l'adozione di determinate decisioni, come l'approvazione di una legge.
In medicina si parla di "ostruzione" quando un materiale biologico blocca organi di forma tubolare, come l'intestino, o che necessitano, in qualche modo, dell'ingresso di ossigeno, come naso e polmoni. Nel caso di ostruzioni intestinali, queste sono causate dalla presenza di alcune condizioni mediche, come la carcinosi peritoneale o la sindrome dell'arteria mesenterica superiore; allo stesso modo, la sua origine può essere trovata negli errori commessi durante gli interventi chirurgici addominali. Le ostruzioni polmonari sono dovute anche alla combinazione di una serie di malattie a livello polmonare, che provocano l'ostruzione delle vie attraverso le quali l'aria raggiunge l'organo.
L'ostruzione parlamentare, da parte sua, parla delle misure prese dalle persone che compongono l'ente, affinché una certa legge o progetto venga respinto o la cui approvazione sia ritardata. Questo è anche noto come ostruzionismo, una tecnica resa popolare nell'antica Grecia da Catone il Giovane.