Scienza

Cos'è un planisfero? »Definizione e significato

Anonim

Un planisfero è una rappresentazione in scala di una mappa del mondo o mappa del mondo come è anche noto. Detto grafico mostra tutti gli elementi contemplati nella mappa sferica della terra, ma disposti su un piano bidimensionale in cui le misure e le divisioni sono i meridiani e le linee isobare. I planisferi sono progettati e adattati alla scala richiesta da cartografi esperti che realizzano tutti i tipi di mappe in cui i dati vengono svuotati.

I planisferi possono mostrare informazioni geografiche, demografiche, politiche e territoriali, geologiche (indicando fiumi, montagne, deserti e altro) tenendo conto dei criteri storici rilevanti per chi ne fa richiesta. Ci sono planisferi che non mostrano i confini dei paesi, ma mostrano il tipo di suolo o clima per regioni, questi planisferi sono usati per i casi in cui i cambiamenti del clima o dei movimenti delle placche compromettono la stabilità del pianeta terra.

I primi planisferi terrestri erano legati alla cultura babilonese, risalenti al 2.500 a.C. mentre i greci contemplavano i planisferi celesti nel V secolo a.C., oggi il planisfero della mappa del mondo più popolare è la proiezione di Mercatore.

Il planisfero celeste o celeste è una carta o mappa bidimensionale che mostra le stelle e i pianeti aventi come asse o punto di riferimento un lato della terra per localizzarli nel cielo. Il planisfero celeste, a differenza di quello terrestre, ha la forma di un disco ed è composto da due di questi che si muovono su un'estremità cilindrica o appuntita di un pezzo chiamato perno.

Ruotando i dischi, è possibile allineare l'ora e i giorni in modo da poter sapere quale punto viene osservato nel cielo, è importante sapere qual è l'ora legale. Gli astronomi che studiano le stelle utilizzano due metodi di proiezione: il primo è la proiezione azimutale equidistante polare costituita da un disegno al centro di uno dei poli celesti, con cerchi di uguale declinazione che appaiono equidistanti tra loro e poli) e la proiezione stereografica in cui le distanze tra i cerchi di declinazione vengono ingrandite mentre il formato delle costellazioni rimane invariato.