Porexpan, noto anche come polistirene espanso (EPS), è un prodotto utilizzato per rivestire determinati prodotti o per essere un materiale da costruzione. In giro per i paesi d'America è conosciuto con nomi diversi, come anime (Venezuela), poly-foam (Cuba), tecnopor (Perù), Isopor (Brasile), Icopor (Colombia) e molti altri. Una delle sue caratteristiche più notevoli è il fatto che non favorisce la crescita dei batteri, quindi non può marcire, coprirsi di muffe o decomporsi nel tempo. È un articolo abbastanza leggero, resistente all'umidità e agli urti o agli urti.
È stata creata un'industria basata sulla necessità di coprire determinati prodotti, considerati fragili, con Porexpán. Gli elettrodomestici sono oggetti comuni che devono essere coperti da qualcos'altro, per evitare che vengano danneggiati e la loro funzionalità possa essere compromessa. Con esso vengono realizzati anche contenitori e vassoi, la cui missione principale è quella di ospitare bevande o alimenti che verranno commercializzati, essendo pratici perché usa e getta. Questa risorsa viene utilizzata anche nelle costruzioni, principalmente come isolamento termico, per rivestire soffitti e, in alcune occasioni, pavimenti e pareti.
L'EPS può essere di diverse forme, variando in spessore, consistenza, dimensione e forma. Nasce da piccole palline di polistirolo, che subiscono un processo di pre-espansione, per poi essere stampate attraverso un processo meccanizzato. Durante la sua creazione, vengono utilizzate risorse non rinnovabili dalla natura, così come uno dei processi che contribuiscono al rilascio di sostanze chimiche nell'ambiente. Anche così, è riciclabile, creando oggetti come blocchi da esso; ma la sua distruzione finale deve essere effettuata, preferibilmente, in un impianto di incenerimento.