La parola primate ha un'origine etimologica in latino. Per essere più precisi, deriva da "prima, primatis", che può significare "primo" o "principale". Questo termine descrive un ordine di mammiferi che, a sua volta, può essere suddiviso in due sottordini: haplorhines e strepsirrhines. Va notato che gli esseri umani fanno parte del sottordine delle haplorine situate nell'ordine dei primati.
Di per sé si tratta di un gruppo di mammiferi plantigradi che hanno cinque dita alle estremità e che hanno i pollici opponibili al resto. La testimonianza più antica di questi mammiferi risale a 58 milioni di anni fa, tuttavia gli esperti sostengono l'ipotesi che questo ordine possa essere sorto circa 85 milioni di anni fa.
Nel campo della biologia, Carlos Linneo, un biologo di origine svedese, era incaricato di selezionare questa parola nel suo "Sistema naturae" per designare le specie che considerava il capo del regno animale, che sono gli esseri umani e le scimmie, tra cui l'unica differenza è stata stabilita la capacità di parlare, considerandoli entrambi come antropomorfi.
Questi sono sorti durante il Paleocene, circa 60.000.000 di anni fa. Oltre a loro, costituiscono diverse specie, come i leumoroidi, tra cui spiccano il lemure catta, di piccola taglia, con un paio di seni nel torace e un altro nell'addome; i tarsi, come nel caso dello spettro tarsi delle abitudini notturne, che ha arti posteriori lunghi e grandi orbite; e le scimmie.
Alcune delle caratteristiche dei primati sono le seguenti: appartengono al genere dei mammiferi, hanno arti lunghi e pentadattili, cioè hanno 5 dita, il pollice essendo opponibile e terminano tutti con unghie e non con artigli, come molti altre specie. D'altra parte gli emisferi cerebrali sono notevolmente sviluppati, mentre gli occhi hanno una direzione in avanti, poiché si trovano davanti al cranio, sul viso, che tra l'altro non è molto grande. D'altra parte, i loro denti mancano di specializzazione e il loro odore è debole, rispetto ad altre specie. Hanno due seni pettorali e il loro corpo è protetto dai peli.