Il Protocollo di Kyoto è un accordo di convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) e un trattato internazionale che ha l'obiettivo di ottenere la riduzione delle emissioni di sei serra effetto gas che causano il riscaldamento globale: l'anidride carbonio (CO2), protossido di azoto (N2O) e gas metano (CH4); oltre ad altri tre gas industriali fluorurati quali: perfluorocarburi (PFC), idrofluorocarburi (HFC) ed esafluoruro di zolfo, in almeno il 5%.
Il protocollo di Kyoto è stato approvato dalle Nazioni Unite (ONU) l'11 dicembre 1997 a Kyoto (Giappone). Ma non è stato fino al 2005, quando è entrato in vigore. All'interno dell'accordo è stato stabilito che l'accordo è obbligatorio quando ratificato dai paesi partecipanti; Oltre a questo, è stata promossa la concezione di sviluppo sostenibile, in modo tale da poter utilizzare anche energie non convenzionali e quindi poter ridurre il riscaldamento globale.
Le attività necessarie per ridurre le loro emissioni sono la raffinazione di idrocarburi, la calcinazione di minerali metallici, la produzione di cemento, la generazione di elettricità, la produzione di acciaio, la fabbricazione di vetro, la fabbricazione di carta. e carbone, così come la produzione di prodotti ceramici.
Tra i paesi partecipanti all'accordo ci sono:
Stati Uniti: pur essendosi ritirati dal protocollo per averlo considerato inefficiente, gli Stati Uniti, sotto la guida di Obama, decidono nel 2015 di porsi l'obiettivo di ridurre le emissioni del 30% entro il 2030.
L' Unione Europea: in qualità di rappresentante attivo nella cristallizzazione del protocollo, si è impegnata a ridurre le proprie emissioni dell'8%.
Spagna: impegnata a ridurre le proprie emissioni fino a un massimo del 15%. Tuttavia, questo non è stato rispettato, poiché secondo i dati diffusi, la Spagna negli ultimi anni ha aumentato le proprie emissioni, ad esempio nel 2015 il suo aumento è stato del 24,233%.
Argentina: per essere un Paese in via di sviluppo e avere appena lo 0,6% delle emissioni globali totali, non è tenuta a rispettare gli obiettivi quantitativi adottati dal protocollo. Tuttavia, come paese partecipante, si impegna a ridurre le emissioni, o almeno a non aumentarle.
Canada: questo Paese ha deciso nel 2011 di abbandonare il protocollo di Kyoto, per non assumere le sanzioni relative al mancato rispetto della riduzione delle emissioni.