Si tratta di un movimento militare e politico che ha avuto origine in Prussia, considerato uno dei più importanti centri di mobilitazione di soldati e armamenti nella vecchia Europa. Allo stesso modo, era anche una delle grandi potenze, non solo perché era un punto di mobilitazione, ma era anche famosa per la qualità delle sue forze militari. È intesa, per lo più, come un'ideologia messa in pratica dai generali, soprattutto durante la prima e la seconda guerra mondiale, in cui i tedeschi si identificarono con questa filosofia per l'influenza di figure come Hitler, che riorganizzò l'estinto esercito prussiano, che era stata distrutta dopo la prima guerra mondiale e il trattato di Versailles.
Tuttavia, la storia del prussianesimo non è completa senza la storia di come è nata. La Prussia era uno dei migliori paesi in materia militare grazie ai suoi re, come Guillermo I, Federico Guillermo II e Federico II, che avevano grandi doti al momento della pianificazione delle strategie di attacco e della loro attuazione. Le loro terre si estendevano fino al Mar Baltico e ai paesi confinanti come l'Olanda e il Belgio. Fu uno dei punti più importanti per la Germania poter unificare nel 1871; oltre a questo, fu anche distretto amministrativo durante la seconda guerra mondiale, divenendo, alla fine, parte di Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti e Unione Sovietica.
Per tutte le guerre in cui questa ideologia è stata usata come punto centrale, è stata definita come l'atteggiamento di ingerenza dei militari nell'azione politica, proprio come propone un governo basato sul centralismo e un'autorità esagerata.