Psicologia

Cos'è la psicoanalisi? »Definizione e significato

Anonim

Cominciò, ovviamente, con Freud. La psicoanalisi si riferisce sia a una teoria di come funziona la mente sia a una modalità di trattamento. Negli ultimi anni, entrambi hanno lasciato il posto ad approcci più tradizionali e orientati alla ricerca, ma la psicoanalisi rimane un campo fiorente.

La fede nel primato della fantasia inconscia, dei desideri sessuali (libido, invidia del pene, complesso edipico) e dei sogni ha vacillato. Ma Freud ha anche identificato manovre mentali di base come transfert, proiezione e difesa e ha mostrato come distorcono il nostro funzionamento. Come trattamento basato sull'esplorazione di sé estesa, la psicoanalisi si è evoluta oltre lo stereotipo silenzioso.

La psicoanalisi è stata fondata da Sigmund Freud (1856-1939). Freud credeva che le persone potessero essere guarite rendendo consapevoli i loro pensieri e le loro motivazioni inconsce, ottenendo così una visione profonda. L'obiettivo della terapia psicoanalitica è rilasciare emozioni ed esperienze represse, cioè rendere conscio l'inconscio. La persona può essere aiutata e "curata" solo vivendo un'esperienza catartica (cioè la guarigione).

  • Gli psicologi psicoanalitici vedono i problemi psicologici come radicati nella mente inconscia.
  • I sintomi evidenti sono causati da disturbi latenti (nascosti).
  • Le cause tipiche includono problemi irrisolti durante lo sviluppo o traumi repressi.
  • Il trattamento si concentra sul portare il conflitto represso alla coscienza, dove il cliente può affrontarlo.

Come possiamo capire la mente inconscia?

Ricorda, la psicoanalisi è una terapia oltre che una teoria. La psicoanalisi è comunemente usata per trattare la depressione e i disturbi d'ansia. In psicoanalisi (terapia), Freud metteva il paziente su un divano per rilassarsi e si sedeva dietro di loro a prendere appunti mentre raccontavano i loro sogni e ricordi d'infanzia. La psicoanalisi è un processo lungo, che richiederebbe molte sessioni con lo psicoanalista.

A causa della natura dei meccanismi di difesa e dell'inaccessibilità delle forze deterministiche che operano nell'inconscio, la psicoanalisi nella sua forma classica è un lungo processo che spesso coinvolge da 2 a 5 sedute a settimana per diversi anni.

Questo approccio presuppone che la riduzione dei sintomi da sola sia relativamente irrilevante, poiché se il conflitto sottostante non viene risolto, verranno semplicemente sostituiti più sintomi nevrotici. L'analista di solito è uno "schermo vuoto", che rivela molto poco di se stesso in modo che il paziente possa utilizzare lo spazio nella relazione per lavorare sul proprio inconscio senza interferenze dall'esterno.

Lo psicoanalista utilizza varie tecniche per incoraggiare il paziente a sviluppare idee sul suo comportamento e sul significato dei sintomi, comprese macchie di inchiostro, paraprassi, libera associazione, interpretazione (inclusa l'analisi del sogno), analisi della resistenza e analisi del transfert.