Sofocle era un importante poeta tragico dell'antica Grecia. Figlio di Sofilo, un ricco armaiolo. Sofocle, appena 16 anni, fu scelto come direttore del coro dei ragazzi, per celebrare il trionfo di Salamina. Si fece conoscere pubblicamente come poeta del genere tragico nel 468 a.C. in un concorso teatrale, che si teneva ogni anno ad Atene durante le feste dionisiache. In questo concorso è stato in grado di battere Eschilo.
Da allora la carriera letteraria di Sofocle non ebbe paragoni, tanto da pubblicare circa 122 tragedie per festival, di cui ottenne 24 trionfi, superando Eschilo che ne aveva appena 13. In questo modo Sofocle divenne un personaggio parte importante di Atene e la sua lunga vita si adattano perfettamente ai momenti di maggiore rilevanza per la città.
I suoi migliori amici furono Pericle ed Erodoto, non mostrò mai molto interesse per le questioni politiche, anche se fu scelto un paio di volte come stratega e prese parte a vari viaggi ateniesi, contro Samo, evento che fu espresso da Plutarco nella sua opera "vite parallele ".
La morte di questo grande poeta avviene durante la guerra contro Sparta, un conflitto che segnò l'inizio della fine del governo ateniese. Si dice che l'esercito aggressore abbia chiesto una tregua, in modo che i funerali potessero essere eseguiti correttamente.
Per molti Sofocle fu un grande drammaturgo greco, grazie al suo equilibrio espressivo. Ha dato molti contributi all'arte drammatica e ha imposto due innovazioni: l'ingresso di un terzo attore in scena e la rottura dello stile della trilogia, che è stata imposta da Eschilo. Sofocle ritiene che l'arte drammatica debba essere apprezzata come un conflitto di volontà, intesa come una serie di metodi che consentono la trasmissione di una storia.
Tra le sue opere più importanti c'è " Edipo il Re ", un'opera considerata da Aristotele come la più significativa nel genere delle tragedie greche.