Studi umanistici

Cos'è la seta? »Definizione e significato

Anonim

La seta è il nome fornito per la fibra naturale prodotta da alcuni animali, come i ragni, che si distingue per essere molto utilizzata nell'industria tessile. Gli artropodi sono il phylum più numeroso dell'intero regno di Animalia, ed è quello che possiede gli esemplari in grado di espellere la sostanza base per la lavorazione della seta. Al suo interno possono essere localizzati animali invertebrati, dotati di esoscheletri, tra cui spiccano insetti, aracnidi, miriapodi e crostacei. Le larve di queste specie sono quelle capaci di produrre seta; tuttavia, il più utilizzato è il "baco da seta", la larva della farfalla Bombyx mori, originaria dell'Asia settentrionale.

La seta era originariamente prodotta in Cina, intorno al 1300 aC Questa, per la sua alta qualità e per il suo costo, era riservata solo alla famiglia imperiale cinese; Tuttavia, con l'espansione della sua produzione, il suo utilizzo divenne molto diffuso presso altre classi sociali, diventando una fibra molto richiesta ed apprezzata, per le sue peculiari caratteristiche, dai commercianti. In India la seta era riservata anche alle classi alte, mentre i poveri dovevano vestirsi con indumenti di cotone; Oggi i " sari ", gli abiti tradizionali, sono realizzati con questo materiale e vengono utilizzati solo per matrimoni o celebrazioni di grande importanza. È venuto in Europaquando l'impero bizantino era ancora in piedi, diventando la città di Costantinopoli il principale produttore di seta, controllando il monopolio del continente.

La seta permette il riflesso della luce solare da tutte le angolazioni, permettendole di avere quella lucentezza che tanto la caratterizza. Per la sua struttura fine, è ampiamente utilizzato nei climi caldi e, nelle giornate calde, la sua bassa conduttività permette al calore di concentrarsi vicino alla pelle. È ampiamente utilizzato per realizzare abiti, biancheria intima, pigiami, biancheria da letto e persino tende di alta moda.