Studi umanistici

Cos'è la serenità? »Definizione e significato

Anonim

La serenità è il coraggio di mantenere la calma in mezzo alle difficoltà. È la caratteristica di quello o quello che è o è sereno. Questo termine (sereno), da parte sua, può essere usato come aggettivo per descrivere qualcuno che è calmo, rilassato o riposato.

Per quanto riguarda la salute, questo è uno stato psicologico sereno e calmo, in cui non ci sono disturbi fisici o conflitti morali. La serenità si riferisce anche alla capacità di mantenere la calma in situazioni stressanti.

Quelle persone che vediamo per strada sorridere e riflettere armonia con gli altri sono quelle che sviluppano davvero questo valore, sono loro, motivando gli altri a vivere bene e generando sorrisi, quando loro stessi attraversano un momento cruciale della loro vita e forse dentro ci sono tracce di tristezza. Sono anche in grado di trovarsi nel mezzo di un momento difficile e mantenere la loro sanità mentale per stabilizzare il loro interno, per aiutarli a sentire la pace.

La serenità è una sensazione di benessere che ci permette di concentrarci sulle cose che accadono intorno a noi da un lato più attivo. Le persone serene riescono a pensare prima di decidere e non si sentono troppo spaventate, preoccupate o ansiose per il futuro. Né si adagiano sull'infelicità del passato, né fantasticano su possibili catastrofi future.

In realtà, chi è più sereno può godersi la vita e pensare che, a un certo punto, supererà i problemi. Questo non significa aspettare che le cose migliorino o che accadano da sole. D'altra parte, si tratta di agire secondo ciò che ciascuno crede o considera meglio per sé e per ciò che deve affrontare.

Essere calmi può richiedere un duro lavoro personale, ma è fondamentale per far fronte a perdite e avversità. E anche se non esiste una formula per imparare quelle risposte serene che ti servono, è necessario tenere conto dell'importanza di vivere qui, ora e con ciò che esiste… e cambiare, se dipende da te.

A volte la serenità ci porta a salvare ciò che sentiamo e ci impedisce di sfogare la voglia di piangere che ci portiamo dentro, che non è proprio buona e favorevole per noi.