La predica, in ambito religioso, è il discorso, dettato da qualunque figura con autorità nel mondo ecclesiastico, che si caratterizza per avere un alto contenuto morale e religioso, destinato ad educare i parrocchiani sui loro comportamenti e sulle possibili conseguenze di questo. È considerato uno dei rami dell'oratorio e, in alcune occasioni, può essere chiamato un'omelia. In un contesto ironico, il sermone è quell'insieme di consigli, per lo più morali, che tende ad essere noioso e lungo per chi è rivolto, soprattutto quando è il prodotto di un comportamento sbagliato e il desiderio di correggerlo.
Nasce come parte dell'atto di predicazione, di grande importanza per ottenere seguaci religiosi; questa attività era riservata solo ai vescovi, sebbene alcuni uomini di rango inferiore nella gerarchia potessero, con disposizioni precedenti, predicare pubblicamente. In precedenza, il sermone veniva pronunciato in latino di culto; tuttavia, tempo dopo, le persone non potevano capire le parole usate dai sacerdoti, quindi queste furono trasferite alla lingua vernacolare. Alcuni ricercatori sospettano che questo sia il motivo per cui diverse storie colte sono apparse all'improvviso in linguaggio volgare, dando origine alla letteratura popolare. È considerato quelloUno dei sermoni più antichi è stato quello tenuto da Gesù in cima a una montagna, tradizionalmente noto come il discorso della montagna.
Il sermone si sviluppò nei secoli successivi, fino a declinare nel XVIII, soprattutto in Spagna. Viene recuperato intorno al XX secolo, per opera dei papi Giovanni XXIII e Jan Paul II. I cristiani protestanti, da parte loro, citano tra i loro sermoni quello di altri uomini, come Lutero, Calvino e Melantone.