Il Surrealismo è un movimento emerso nella prima metà del XX secolo, precisamente durante l'anno 1920, in Francia, a partire dalla corrente dadaista. Deriva dal termine francese "surréalisme", il cui significato è "al di sopra della realtà"; Fu coniato da Guillaume Apollinaire, nel 1917, mentre scriveva la prefazione all'opera Parade. Si dice che grandi personaggi come il marchese de Sade, Charles Fourier ed Eraclito, siano stati i primi uomini a trarre ispirazione dal precursore del surrealismo André Breton. Questo movimento appare in piena rivoluzione sociale, politica ed economica, quindi il contrasto tra le opere concepite secondo questo concetto e la realtà in via di sviluppo è notevole.
Nel 1916 André Breton ha scambiato idee con Tristan Tzara, il precursore del movimento Dada, che ha beneficiato entrambi per lo sviluppo delle loro tendenze artistiche. Nel 1924 Breton, insieme a Soupault, fu incaricato di scrivere il primo Manifesto surrealista, in cui definì finalmente, da un punto di vista oggettivo, cosa sia veramente il surrealismo. Nel 1928 aveva il compito di mettere in chiaro che il pensiero surrealista era estraneo alla ragione, era il collegamento tra l'inconscio, desideroso di comunicare attraverso l'arte, e il mondo esterno; nelle sue stesse parole: "è un dettato della mente".
Nel 1929 apparve il secondo Manifesto surrealista e, in esso, Breton condannò gli artisti Masson e Francis Picabia, per non aver sostenuto il comunismo; nel 1936 espulse dall'organizzazione Salvador Dalí e Paul Éluard, per essere rimasti neutrali di fronte alla svolta politica presa dal surrealismo. Il surrealismo declinò intorno al 1940 e la maggior parte degli artisti si trasferì negli Stati Uniti, dove nacquero la PopArt e l'espressionismo astratto.